La Medicina Tradizionale Cinese è annoverata tra le medicine non convenzionali e si ritiene costituisca il più antico sistema medico conosciuto. Gli studi antropologici fanno risalire questa arte medica ad oltre 2500 anni fa. Da notare che da allora la pratica di questo sistema è ininterrotta. Essa è composta da diverse branche: fitoterapia, agopuntura, moxibustione, coppettazione, massaggio Tuina, Qi Gong e dietetica.

Il suo approccio è olistico: ciò vuol dire che l’uomo è considerato, tanto nella salute quanto nella malattia, un elemento con relazioni di influenza reciproca tra le parti che lo compongono e il sistema socio-ambientale in cui è inserito.

Il terapeuta, nella sua pratica, riferisce tanto i dati della semeiotica quanto gli elementi della terapia ad un modello interpretativo del paziente secondo un approccio energetico: ogni organo ed ogni viscere, infatti, possiedono una funzione di tipo energetico che ne determina il funzionamento e la correlazione con la natura e la psiche.

Gli squilibri energetici determinano quindi l' insorgenza di stati morbosi a carico del corpo e della mente.  Attraverso le tecniche terapeutiche già citate, è possibile riportare l' equilibrio e curare quindi il problema.

Nel corso dei secoli, le teorie della MTC sono state convalidate da situazioni e fatti che ne hanno dimostrato l'efficacia nella pratica clinica (non va dimenticato, infatti, che costituisce la modalità di cura di circa un quarto dell’umanità). Inoltre, questa pratica medica è risultata tanto vitale e flessibile da essere in grado di integrare nel proprio sistema le grandi innovazioni tecnologiche apportate dalla moderna biologia e dalla medicina occidentale, facendo della Cina il più grande laboratorio sperimentale di integrazione tra sistemi medici tradizionali e moderni.

Utilizzata principalmente per il trattamento del dolore, secondo l' OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) è efficace anche per una vasta gamma di condizioni e disturbi, ben 64, alcune delle quali includono:

  • Terapia del dolore: dolore muscolo-scheletrico (es. lombalgia, cervicalgia, sciatalgia, artrite, artrosi), dolori post-operatori, cefalea, emicrania, nevralgie.
  • Disturbi neurologici: vertigini, paralisi, emiplegia post-ictus.
  • Disturbi otorinolaringoiatrici: otiti, sinusiti, riniti, acufeni.
  • Disturbi dermatologici: herpes zoster, dermatiti, eczemi, acne.
  • Disturbi respiratori: asma bronchiale, bronchiti, raffreddore, sinusiti.
  • Disturbi gastrointestinali: dispepsia, gastrite, colite, diarrea, stipsi, nausea e vomito, sindrome dell'intestino irritabile.
  • Disturbi ginecologici: dismenorrea, sindrome premestruale, nausea e vomito gravidico, problemi di fertilità.
  • Disturbi cardiovascolari: cardiopalmo, ipertensione arteriosa.
  • Supporto al paziente oncologico: riduzione degli effetti collaterali delle terapie (nausea, astenia, dolore, neuropatie).
  • Disturbi del sonno: insonnia, ansia, stress.
  • Dipendenze: supporto nella cessazione del fumo e nel trattamento di altre dipendenze.
  • Dimagrimento: in supporto nelle diete dimagranti.

Nel 2013 la stessa organizzazione (OMS) ha pubblicato la Strategia per la Medicina Tradizionale 2014-2023 con i seguenti obiettivi:

  • sfruttare il potenziale contributo della Medicina Tradizionale per il mantenimento della salute, per il benessere e per un’assistenza sanitaria incentrata sulla persona;
  • promuovere l’uso sicuro ed efficace della Medicina Tradizionale attraverso la regolamentazione, la ricerca e l’integrazione nei sistemi sanitari dei suoi prodotti, dei suoi professionisti e delle sue pratiche, laddove appropriato.

Questo è il link per leggere: la Strategia dell’OMS per la Medicina Tradizionale: 2014-2023. Tradotto e pubblicato dall’Istituto Paracelso